Morti Evitabili: il Rapporto MEV(i) 2018

MEV(i) stima in circa 105.000 le morti evitabili avvenute nel 2015 entro i primi 75 anni di vita e l’analisi territoriale porta il Trentino Alto Adige al primo posto nella classifica regionale dei giorni perduti std pro-capite, mantenendo invece la Campania all’ultimo posto, così come Napoli fa registrare il massimo valore per entrambi i generi nella classifica provinciale, dove Treviso si conferma la provincia con l’indicatore più basso per le femmine e lascia il posto a Riminiper quello calcolato per i maschi.

Il Rapporto MEV(i) 2018 dedica, in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro (World Cancer Day), un focus ai tumori, dove si evidenzia una importante variabilità sul territorio nazionale a carico dei principali gruppi di cause considerati: apparato respiratorio e organi intratoracici, intestino e mediastino, mammella e utero.

Il 2015 è stato invece l’anno della “supermortalità“: MEV(i) evidenzia infatti come si tratti di casi concentrati nella fascia ultra75enne e porta all’attenzione il fenomeno della mortalità per i più anziani legata alle infezioni dell’apparato respiratorio e ad altre malattie infettive virali e batteriche.

» Rapporto MEVI 2017

» Rapporto MEVI 2018