Venti Paesi rischiano di non poter più vaccinare i bambini senza il sostegno del GAVI

“I bambini di (questi) venti Paesi corrono il rischio di non essere protetti contro alcune tra le più gravi e mortali malattie infettive che colpiscono in età pediatrica, perché il sostegno di Gavi è diminuito e i governi fanno fatica a pagare vaccini particolarmente costosi».

Cosi parte la denuncia di Medici Senza Frontiere che sottolinea come il metodo di finanziamento a sostegno delle politiche vaccinali sia legato solo al PIL senza altre considerazioni di sanità pubblica.

In particolare il limite stabilito da GAVI (Global Alliance for Vaccines and Immunization) in accordo con altre Istituzioni internazionali, di 1.580 dollari USA di PIL pro capite, sta per essere superato, spesso di poco, da questi paesi: Angola, Armenia, Azerbaijan, Bolivia, Bhutan, Congo Brazzaville, Cuba, Georgia, Guyana, Honduras, Indonesia, Kiribati, Moldavia, Mongolia, Nicaragua, Papua Nuova Guinea, Sri Lanka, Timor Leste, Uzbekistan e Vietnam.

MSF nella sua denuncia, chiede al GAVI di garantire un accesso sostenibile ai vaccini salvavita, mettendo al centro del proprio modello di finanziamento la salute dei bambini. Infatti, il Consiglio di amministrazione del GAVI si riunisce questa settimana a Vientiane, in Laos, e tra gli argomenti in agenda vi sarà anche la questione dei Paesi che, uscendo dal piano di finanziamento, perderanno il supporto del GAVI.

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