Il valore della prevenzione sulla mortalità cardiovascolare: il quadro del Regno Unito

La prevenzione cardiovascolare funziona. Secondo una ricerca condotta in base ad analisi matematiche all’Università di Liverpool tra il 2000 e il 2007 si sarebbe osservato un calo di 38.000 decessi legati a malattie coronariche nel Regno Unito. Di questi, ben 20,400 sarebbero da collegare direttamente alla riduzione dei valori del colesterolo e della pressione arteriosa. Sempre secondo i calcoli, sarebbero circa 13.000 i decessi prevenuti o comunque ritardati grazie alla riduzione della pressione arteriosa: solo in minima parte, circa 1800 morti, questo importante risultato sul controllo dell’ipertensione sarebbe però legato al trattamento farmacologico. Il grande impatto sul nemico ipertensione sarebbe infatti da collegare al mutamento degli stili di vita ed in particolare ad un più efficace controllo dell’assunzione di cloruro di sodio per via alimentare, oltre che per una miglior gestione dello stress. Sul fronte dell’ipercolesterolemia, invece, il ruolo delle statine nella riduzione del rischio cardiovascolare e indirettamente dei decessi sarebbe più significativo. Tuttavia l’accesso ai trattamenti, sempre secondo l’analisi, non è lo stesso in base al reddito, e questo rischia di mantenere ineguaglianze pesanti tra i cittadini. La riduzione della mortalità legata a questo fattore di rischio cardiovascolare sarebbe infatti del 50 per cento maggiore nelle classi maggiormente abbienti rispetto a quelle più povere. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista BMJ Open.